Siamo finalmente giunti a un punto importante nel nostro viaggio, non è la fine e nemmeno un addio, ma è giunto il momento di sederci un attimo a prendere fiato e guardare la strada percorsa.
Tre mesi fa ho aperto il blog con il fine di sviscerare a fondo tutto quello che il termine convertire potesse offrire e ad essere sincero non ero del tutto convinto che un verbo così tecnico potesse nascondere sotto di se arte, scienza, tecnologia e molta storia, ma come abbiamo visto è stato un viaggio molto ricco e sorprendente.
Iniziamo dal principio. Quale miglior modo per iniziare a parlare di una parola se non trattando della sua definizione e della sua etimologia, e così abbiamo fatto. Abbiamo poi visto la sua presenza nel mondo e uno scorcio della sua storia, definendo quindi con questi post tutte le sfumature del verbo convertire, che è culminata in questo abbecedario.
Abbiamo successivamente fatto un passo avanti e abbiamo collegato i concetti sopra trattati a delle discipline.
Si è visto quindi come un verbo tecnico come il nostro verbo stia bene anche in vestiti più artistici e possa essere il centro di opere di grande calibro, spaziando dall'arte alla letteratura passando per dipinti e sculture. Noi abbiamo citato il mito di Apollo e Dafne (e la celebre scultura di Bernini), Manzoni e i suoi Promessi Sposi, la Gerusalemme liberata di Tasso e la Conversione di Saulo di Caravaggio. Con questo abbiamo quindi apprezzato il grande adattamento che il verbo convertire possiede in campo artistico, riuscendone a trovare una vesta nella Settima arte (il cinema).
Siamo poi passati al reale campo di applicazione di questo termine, e attraverso la tecnologia e la sua storia abbiamo potuto osservare in contemporanea l'evoluzione della tecnica umana e dei concetti trasportati dalla parola. Siamo partiti dalla storia antica, con l'acciaio di Wootz e con una breve pausa nel medioevo abbiamo visto di cosa l'uomo era capace nel '700, nel '800 e nel '900.
Chiusa la parentesi storica ma non quella della tecnologia, abbiamo guardato al presente trovando la conversione in un innovativo brevetto ed addirittura nella risposta alla tragica pandemia che ha messo in ginocchio il mondo.
Con un po' di fantasia e molto entusiasmo siamo arrivati ad immaginare cosa questo verbo ci possa riservare in futuro (sempre guardando alla tecnologia) cercando addirittura di promuoverla con un'originale volantino da me prodotto.
Lasciando la tecnologia abbiamo pure aperto uno scorcio sulla scienza, trovando la presenza di convertire in una scienza applicata: la chimica industriale, e per finire pure il materiale che più lo rispecchia
Ebbene, di strada ne abbiamo fatta, siamo partiti da un semplice verbo, una parola che ci capita raramente di pronunciare ed attraverso essa abbiamo viaggiato attraverso l'arte, la letteratura e l'evoluzione delle capacità umane, che partendo dalla fabbricazione di eccellenti spade in acciaio arriverà un giorno in un futuro radioso, magari illuminato da centrali a fusione nucleare.