Chimica industriale, scienza di conversione

Dopo aver osservato in molti post diversi varie applicazioni scientifico-tecnologiche del verbo convertire, possiamo ora trovare un'ambito scientifico che si particolarmente legato a questo concetto. Volendo partire dalle definizioni più ampie di scienze, credo che quella che più contenga il concetto di conversione sia la chimica, che e cosi definita: scienza che studia le proprietà, la struttura, la composizione, il riconoscimento e il dosaggio, la preparazione e la reagibilità di tutte le sostanze, sia naturali che artificiali, in relazione alla loro struttura microscopica.
La chimica tratta appunto della materia e di come essa si trasformi, reagisca e si converta in altre forme: l'acqua in ghiaccio, il ferro in acciaio, la legna in cenere... Volendo però ricercare una branchia di questa scinza che più si concentri su questi concetti, questa è la Chimica Industriale: è quella branca della chimica che si occupa delle trasformazioni su scala industriale delle materie prime per la produzione di sostanze chimiche, miscele e materiali di varia natura, dei processi e degli impianti chimici utilizzati e dei loro impatti economici sull'industria e sul costo dei prodotti finiti.
Di fatto la chimica industriale studia i processi che portano le sostanze a trasformarsi, convertirsi e mutare in altri composti al fine di produrre dei materiali utili per poi essere venduti o utilizzati in altri ambiti industriali. Il processo Bessemer, largamente trattato in questo post ed esponente di uno degli esempi più famosi di conversione nell'ambito tecnologico, si fonda su studi che ricadono in questo specifico ambito.
Dal tempo di Henry Bessemer questa scienza è cambiata molto, soprattutto negli intenti, infatti è ora una delle scienze che trainano la spinta ecologica di questi ultimi anni, impostando la propria ricerca su materiali sostenibili e sostitutivi di altri, seppur radicati fortemente nella cultura industriale, molto inquinanti.
Ovviamente è importante citare altre branchie tra loro simili, poiché essendo la scienza priva di confini fissati si può passare con facilità ad altre scienze che condividono alcune parti. Infatti altri ambiti molto simili possono essere le scienze dei materiali e l'ingegneria chimica che, seppure definite in modo diverso, hanno confini sfumati e si compenetrano tra loro

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